Già paragonare il Superbonus alle altre spese dello Stato è profondamente scorretto: le Pensioni si pagano, la Sanità si paga, il RDC costa, come tutte le altre spese, il Superbonus NO. Il pagamento del Supebonus sono i crediti fiscali, ovvero verrà pagato in futuro con uno sconto sulle tasse, senza esposizione di denaro da parte dello Stato.
Qualcuno obietterà sempre soldi sono. No non sono soldi, è solo uno sconto sulle tasse dei prossimi 4, 5 o 10 anni, sono crediti fiscali che in parte si autogenerano, se non faccio il lavoro, non incasso e non pago le tasse per quello, se non assumo non pago i contributi per il non assunto. Senza considerare l’emersione del lavoro nero, il lavorare in sicurezza e l’efficientare gli edifici colabrodo, energeticamente parlando, del Bel Paese.
Basta guardare i numeri: i famori 100 miliardi di debito dove sono? Basta guardare i bilanci dello Stato 2021 + 48 miliardi e del 2022 +48 miliardi, 96 miliardi in soli due anni (più dei venti precedenti) di maggiori introiti, perchè il lavoro genera PIL, genera assunsioni, genera tasse, genera enormi introiti.
Facciamo un esempio semplice: un geometra della provincia di Pistoia nel 2019 operava nel regime dei minimi, fatturato entro € 60.000, tasse poco meno di € 5.000, nel 2021 grazie ai bonus edilizi fatturato € 240.000 e tasse per € 63.000, oltre ad avere assunto un giovane geometra neo diplomato con tutti i contributi relativi. Lo Stato ha più che decuplicato l’incasso, investendo su uno sconto sulle tasse dei prossimi cinque anni, ecco da dove vengono i 96 miliardi di maggiori introiti. Nessun giornale, nessuna TV, nessun portale ha mai spiegato o spiega questa misura, perchè altrimenti come potrebbero mentire così spudoratamente?
I numeri non mentono (la politica SI). Nel 2021 e 2022 per 1 € investito in Supebonus lo Stato ha ricevuto € 3,20. Dobbiamo essere consapevoli che in Europa ci sono degli equilibri e quelli vanno rispettati, ma la moneta fiscale (così temuta dal nostro Ministro Pinocchio dell’Economia) è un valore enorme per i cittadini e le imprese: più tasse paghiamo (e noi siamo leader in Europa e nel mondo) più possiamo investire a costo 0. Certo servono politiche serie e lungimiranti, che non possono arrivare dai quattro azzeccagarbugli che compongono la classe politica attuale.
522 miliardi (dati 2022) è la cifra montre che paghiamo allo Stato per ottenere solo impoverimento generale per cittadini e PMI, speculazioni varie, quella energetica del 2022 è una vergogna epocale, basterebbe dedicare un misero 1-2 % all’efficientamento energetico degli immobili all’anno, per ottenere un PIL positivo, un lavoro costante che crei occupazione e aziende forti, tutto alla luce del sole e in sicurezza. Le morti bianche sono responsabilità di politiche senza senso che impoveriscono il lavoro e premiano le speculazioni.