Daniele Ielli ha pubblicato una sua testimonianza professionale nel libro “Imprenditori che osano” (con introduzione di Mirco Gasparotto) edito da Libri d’Impresa nel novembre del 2023.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale.
Trasforma il costo dell’energia in una rendita
Qualunque imprenditore con un’azienda da portare avanti ha costi energetici da sostenere, a volte anche piuttosto importanti. Come se questo non bastasse, il 2022 ci ha insegnato che un problema geopolitico o una semplice speculazione può costare alle nostre aziende centinaia di migliaia di Euro.
Quello che dobbiamo fare come imprenditori è mettere al riparo le nostre attività da speculazioni e trasformare i costi energetici in una vera e propria rendita (personale o aziendale).
Questo è possibile grazie a un’evoluzione, anzi, una vera e propria rivoluzione avvenuta nel mercato dell’energia.
Se fino a qualche tempo fa gli impianti fotovoltaici venivano utilizzati esclusivamente dai loro possessori (fatta eccezione per l’energia prodotta in eccedenza, che veniva reimmessa in rete, se l’utente non era dotato di batterie di accumulo), oggi grazie alle cosiddette CER (comunità energetiche rinnovabili), dai dipendenti, da chiunque abbia a cuore il nostro meraviglioso pianeta.
Grazie alle comunità energetiche rinnovabili, gruppi di persone o aziende della stessa zona possono sfruttare un unico impianto di produzione di energia pulita. L’azienda che ospita l’impianto diventa prosumer (ovvero al contempo produttore e consumatore), consumando l’energia prodotta a chilometro zero di cui necessita e condividendo quella avanzata con altri, senza doverla reimmettere nella rete nazionale (e risparmiando, tra l’altro, su oneri di sistema e trasporto).
I vantaggi a tale approccio sono molteplici. Le CER stabilizzano la vetusta rete elettrica nazionale, alleggeriscono i depositi, valorizzano i territori: sono una potentissima forma di comunicazione green, perché contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale dell’energia e aumentano la sicurezza energetica locale.
Si tratta di un investimento che oggi si ripaga in quattro anni e ne dura almeno quaranta, con un incentivo statale per i primi vent’anni. La rendita è dovuta a tre entrate differenti, ovvero il risparmio in bolletta, il pagamento dell’energia in eccesso e l’incentivo all’autoconsumo.
Con un impianto fotovoltaico da 200 kWp, che richiede un investimento di circa 300.000 Euro e non necessita di permessi in zona industriale, per esempio, si può ottenere un risparmio in bolletta di circa 80.000 Euro all’anno, a cui vanno aggiunti circa 10.000 Euro di energia immessa in rete e altri 25.000 Euro di incentivo l’anno per vent’anni.
Ciò significa che per i primi tre, quattro anni, con il risparmio ci si ripaga la realizzazione dell’impianto, mentre gli anni successivi si ottiene una vera e propria rendita.
Considerando che un impianto dura oltre quarant’anni, nei primi vent’anni è possibile guadagnare circa due milioni di Euro. Gli anni successivi la rendita generata è di circa 100.000 Euro l’anno (il calcolo si basa sul prezzo attuale dell’energia, ma se consideriamo che l’energia vent’anni fa costava il 30% di adesso, se crescesse con le medesime proporzioni la rendita sarebbe circa il triplo).
Considerare al meglio le opportunità offerte dal mercato delle energie diventa ormai cruciale, ma è necessario affidarsi a professionisti competenti in grado di esporre le migliori soluzioni in base alle specifiche esigenze dell’azienda.
L’unico settore in cui oggi è possibile trasformare un costo in una rendita è quello energetico: perché non lottare con tutte le proprie forze per riuscirci?
I miei consigli
- Analizza i tuoi costi energetici su base annuale.
- Calcola la superficie utilizzabile del tuo capannone, se di proprietà. In caso di affitto, valuta se la proprietà è disponibile al comodato.
- Fatti seguire da un vero professionista. Un imprenditore non può sapere tutto, e i soldi in ballo sono tanti: affidarsi al semplice installatore di fotovoltaico o al proprio elettricista è un errore madornale.
- Sfrutta la finanza agevolata o il noleggio operativo, che si sposa alla perfezione con la realizzazione di un impianto di produzione CER.
Note sul libro “Imprenditori che osano”
E’ stato scritto dagli imprenditori della Community OSA, fondata come gruppo di imprenditori con l’obiettivo di una crescita condivisa, senza rivalità.
L’introduzione è a cura di Mirco Gasparotto, fondatore di OSA, imprenditore da oltre 110 milioni di fatturato annuo.
Il libro riporta le testimonianze di 77 imprenditori che hanno scelto di raccontarsi per aiutare e ispirare chi ancora “OSA” fare impresa in Italia.
I contenuti si dividono in sei sezioni, ognuno con le testimonianze di svariati imprenditori italiani:
- Strategia d’impresa;
- Sviluppo della leadership;
- Innovazione;
- Marketing e vendite;
- Crescita personale dell’imprenditore;
- Intelligenza finanziaria.