Un’azienda italiana ha molte buone ragioni per installare un impianto fotovoltaico, non solo per il risparmio energetico, ma anche per la competitività, l’immagine aziendale e la sostenibilità. Ecco i 38 principali motivi:
1) Riduzione dei costi energetici
L’energia rappresenta una voce di spesa importante per le imprese, soprattutto in settori produttivi o con alto consumo elettrico (es. logistica, manifattura, agricoltura, GDO).
- L’autoproduzione di energia riduce i costi operativi.
- Si protegge l’azienda dall’aumento e dalla volatilità dei prezzi dell’energia.
- Il risparmio può essere reinvestito nel core business.
- Partecipando ad una CER si rimmette l’energia in eccesso sul territorio, può essere utilizzata come welfare aziendale, per casa propria, ecc.
- La CER porta in eredità un incentivo ventennale.
Un impianto di produzione FER permette di utilizzare l’energia in accesso, per riscaldamento e produzione ACS, oltre che per la mobilità.
2) Transizione ecologica e sostenibilità ESG
Le imprese oggi sono spinte a diventare più sostenibili per rispettare standard ambientali e sociali (ESG):
- Il fotovoltaico riduce l’impronta di carbonio.
- Migliora il bilancio di sostenibilità (richiesto da clienti o partner internazionali).
- Agevola l’accesso a fondi europei (PNRR, Green Deal, ecc.) e finanziamenti agevolati.
Partecipando ad una CER si migliora ulteriormente il proprio percorso di sostenibilità.
3) Immagine e reputazione aziendale
Un’azienda che investe in energie rinnovabili comunica valori molto positivi:
- Innovazione e responsabilità ambientale
- Migliora l’immagine verso clienti, investitori e dipendenti, verso il territorio e la PA.
- Favorisce la fidelizzazione di clienti e partner, oltre all’acquisizione di nuova clientela sensibile alla sostenibilità
- Offre un’opportinità unica di restituire parte dei propri proventi al territorio e alla comunità.
- Moltiplica i risultati delle proprie campagne di marketing.
4) Benefici fiscali e incentivi
Le aziende possono accedere a diversi incentivi:
- Credito d’imposta per la Transizione 5.0 (operativa dal 06/08/2025)
- Finanziamenti a tasso agevolato (es. SIMEST, Invitalia)
- Fondi regionali o europei (es. FESR)
- Super Ammortamento (in certi casi)
- Agevolazioni specifiche per aziende agricole (es. PNRR Agrisolare)
Se in CER bando CACER con fondo perduto e incentivo ventennale.
5) Accumulo e autoconsumo intelligente
Con l’aggiunta di sistemi di accumulo (batterie) o impianti intelligenti, l’azienda può:
- Usare l’energia anche fuori dagli orari di produzione dell’impianto (ore luce).
- Ottimizzare l’autoconsumo e ridurre quasi a zero l’acquisto dalla rete.
- Attraverso accumulo e colonnine di ricarica elettrificare il parco auto.
- Con la Transizione 5.0 comulare i finanziamenti PNRR e gli incentivi pre e post installazione.
Le colonnine di ricarica trasformano l’energia accumulata e utilizzata per la mobilità, in energia incentivata.
6) Possibilità di installazione su tetti industriali o terreni inutilizzati
Molte aziende italiane dispongono di ampie superfici (capannoni, magazzini, serre, parcheggi, ecc.) ideali per l’installazione:
- Nessun consumo di suolo agricolo (nel caso di impianti su tetto)
- Spesso impianti non visibili dall’esterno → nessun impatto estetico.
- L’utilizzo e resa di superfici initilizzabili, fascia di protezione autostradale, ecc…
- Possibilità di autoconsumo altrove, come ad esempio, impianto fotovoltaico su terreno in Sicilia e utilizzo su POD di Ristorante in centro in condominio.
Con pareti ventilate fotovoltaiche, parapetti fotovoltaici, CAR port e pavimenti fotovoltaici le soluzioni di risparmio energetico cambiano forma e si adattano all’edificio e al territorio dove risiede l’azienda.
7) Ritorno ecomico dell’investimento (ROI)
Il rientro dell’investimento per un impianto aziendale è molto più rapido rispetto a quello domestico:
- 2–5 anni di payback (a seconda del consumo e degli incentivi)
- Dopo di che: energia gratuita per decenni.
- Risparmio sull’energia autonsumata direttamente e tramite accumulo.
- Guadagno sull’energia immessa in rete (ritiro dedicato).
- Guadagno sull’energia consumata dalla propria CER (incentivo ventennale).
- Guadagno ulteriore sull’energia accumulata e utilizzata attraverso le collonnine della CER per la ricarica delle auto eletriche.
Possibilità concreta di trasformare i costi energetici in una vera e propria rendita a vita.
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